lunedì 2 marzo 2020

La grandezza delle piccole cose

In questi giorni di emergenza Coronavirus mi sono fermata più volte a pensare alla potenza dei virus, dei batteri. E di come questi microscopici esserini siano capaci di sconvolgere e rivoluzionare la vita di una persona, di una famiglia, di un paese, di intere nazioni e del mondo intero.
E nella surreale situazione di smarrimento, di impotenza e delirio collettivo ecco che mi sono imbattuta in altri esseri piccoli che hanno saputo fare grandi cose.
Non ho voglia di fare del buonismo o retorica. Non parlerò dei medici, degli infermieri, non perché non li ritenga grandi persone, ma perché sono già riconosciuti e visti da tutti noi come i nostri angeli, i nostri eroi.
Vi voglio parlare di una piccola donna,
piccola perché è alta poco più di un soldo di cacio ed è minutina, anche se lei spesso dice il contrario, quando parla di se stessa.
E' una ragazza apparentemente fragile, si nasconde dietro i suoi occhioni penetranti.
Quando cammina per i corridoi, con l'aria trasognata di chi ha la testa costantemente in movimento, da' l'impressione di essere inavvicinabile, distante. Credo abbia messo una grande corazza per difendere le sue fragilità.
No, non voglio fare la psicologa spiccia... è solo che le anime si riconoscono, quando si incontrano. Ed in lei ho rivisto fatiche quotidiane, lotte inarrestabili per stare a galla in un mondo che a volte sembra non appartenerci, battaglie contro i draghi più profondi dell'anima.
Ma lei, forse non sa di essere una guerriera. Una donna con le palle, una che non ha paura di nulla...o meglio, una che se anche ha paura va avanti a testa alta senza mollare mai. E in questi giorni ha dimostrato di avere la stoffa di una vincente!
Credo che le lotte più grandi le combattiamo contro le persone che più amiamo, quelle con cui condividiamo ogni giorno anche le fatiche del lavoro. Al termine di un libro che amo moltissimo, Albus Silente dice una frase memorabile : " Occorre notevole ardimento per affrontare i nemici , ma molto di più per affrontare gli amici".
E lei ha affrontato i suoi colleghi, le sue colleghe ed ha realizzato una meravigliosa finestra di speranza, di collaborazione didattica, per rendere questo limbo in cui le scuole sono chiuse, un luogo virtuale di presenza, di mani tese, di volti amici che ti fanno sentire meno solo.
In fondo, ad insegnare regole grammaticali, a spiegare equazioni e potenze siamo capaci in molti. A cercare di rendere il mondo un posto migliore...invece siamo solo in pochi!
Per questo un grazie particolare ad una collega "Grande" che mi ha dato preziosi insegnamenti di tenacia, di passione, di capacità adattive e di grande professionalità.

 Grazie Giuliana!