Accade per caso che in un giorno qualunque tu ti imbatta nella recensione più dolce che sia mai stata scritta su un libro, un invito alla lettura redatto da uno scrittore che elogia la bellezza di un romanzo e dichiara amore alla sua donna :
"Oggi esce questo libro qui.
Lo ha scritto la scrittrice più brava che io conosca.
Incidentalmente, è anche la donna che amo.
Proprio per questo, so che c'è chi mi considererà meno credibile se vi dico che si tratta di uno dei romanzi più belli, intensi, veri, travolgenti, passionali, che io abbia letto da non so quanto tempo. Ma ho deciso di correre il rischio, con la serenità e l'incoscienza di chi sa di dire, ogni volta, solo la verità (... )
Oggi esce questo libro qui.
Lo ha scritto la scrittrice più brava che io conosca.
Incidentalmente, è anche la donna che amo.
Questo romanzo eccezionale spiega bene il perché, di entrambe le cose."(Matteo Bussola)
Il libro in questione si intitola ZOO e nasce dalla penna, dalla mente e dal cuore di una scrittrice che, chiedo umilmente venia, non conoscevo affatto fino a qualche giorno fa: Paola Barbato, incidentalmente la moglie del Bussola.
Provengo da un periodo di "blocco del lettore"; mesi passati a cominciare romanzi senza riuscire a portarli a termine. Ho sul comodino una pila di volumi che "prima o poi riuscirò a finire"...o per lo meno questo è quel che spero.
Fatto è che non leggevo un romanzo dall'inizio all'ultima riga da dicembre...
Forse è proprio vero che sono i libri a sceglierci e non noi che li acciuffiamo dagli scaffali portandoceli dietro come fossero tesori preziosi.
E ZOO mi ha afferrata...catturata...imprigionata tra le sue spire. Fortunatamente, solo in senso metaforico.
A differenza di quel che accade ad Anna, che un giorno si risveglia , tra le sbarre di una gabbia, narcotizzata, in un luogo sconosciuto,senza il ricordo di quel che ha fatto o le è accaduto nelle sue ultime ore: paura, spavento, terrore allo stato puro e poi la mente lucida che analizza, osserva,inquadra e fa agire.
Rabbia, gelosia, cattiveria, freddezza, calcolo, spirito di sopravvivenza si mescolano, intrecciandosi tra loro, a sentimenti più nobili come la tenerezza, il calore umano, l'amicizia, l'amore vissuto nelle sue forme più strane e più malate, ma che pur sempre, trattandosi di amore, mantiene il suo potere taumaturgico.
Scoprirsi vulnerabile, progressivamente nuda e ridotta ad una sorta di fiera da baraccone, obbliga Anna a venire a patti con le sue paure più grandi, con i suoi difetti , la cattiveria radicata nel cuore, la rabbia che come una fiammella brucia in lei , i ricordi di una madre opprimente e la paura di non uscire viva.
Un romanzo crudo, sconvolgente, che ti lascia spesso senza fiato.
Un romanzo, che oltre ad essere una storia bellissima, nella sua crudeltà e bestialità , ha il grande pregio di essere un'analisi profonda delle relazioni umane, della nostra condizione, spesso non consapevole, di schiavitù. Siamo tutti marionette governate da fili più o meno invisibili di un burattinaio o abbiamo la facoltà e, forse anche il dovere, di ribellarci a regole prescritte?
E qualora ne fossimo sufficientemente capaci, quale prezzo saremmo disposti a pagare?
Orgoglio calpestato senza remore, giochi di potere... fino a dove si spinge un essere umano ridotto ad una bestia, spogliato della sua dignità? Chi può dire che rimarrebbe coerente coi suoi principi ed ideali, fedele alla sua umanità se fosse completamente privato delle più basilari forme di rispetto umano?
Molti sono gli interrogativi che questo romanzo, crudele, disumano, ma bellissimo nella sua spietatezza, mi ha messo di fronte.
Una scoperta piacevolissima di un'autrice che scrive senza mezzi termini, senza paura di risultare volgare, impudica, indecente e sboccata. Una scrittrice capace di farti vedere i personaggi, come fossero reali, tangibili, crudeli e grezzi, ma così veri che senti i brividi quando li senti avvicinare.
Potere, questo, che appartiene solo ad anime e menti che hanno dentro di se' ancora molti fantasmi, che non hanno paura ogni giorno di guardarli in faccia questi fantasmi, di sconfiggerli, di vincerli di nuovo ogni volta che vengono a bussare. Come i miei fantasmi... come i vostri...con la sola differenza che se sai scrivere così bene, sei anche in grado di fare capolavori.