venerdì 5 aprile 2019

LA CREPA NEL CUORE

Questa mattina mi sono imbattuta in un post scritto da una ragazza che non conosco personalmente. Ho incrociato il suo cammino su facebook qualche anno fa e mi sono trovata sulla stessa lunghezza d'animo. Fa parte dei miei "amici" che definisco i "toccasana del cuore", persone positive, solari, che riescono a trovare in ogni problema o difficoltà un'opportunità per rendere la loro vita( e quella di chi vive loro accanto) migliore. Spesso mi trovo a leggere i suoi scritti, a condividerli, a tenermeli nel cuore durante la giornata. Oggi, uno in particolare, ha smosso le mie mani e i miei pensieri, ed eccomi qui, seduta davanti al pc, con le dita che scorrono frenetiche sulla tastiera cercando di imprimere nelle parole il fluire della mia mente.
Il post parlava di un anniversario...il decimo anniversario di un fatto che ha cambiato la vita di questa ragazza. Non viene raccontato esattamente cosa sia successo, ma vi ho letto la storia di una partenza verso un nuovo paese, una nuova vita. Parlava di come in questi dieci anni siano successe moltissime cose, che la vita non ci chiede il permesso di passare, che certe immagini, certi ricordi a volte volano via...e in tutto questo trascorrere del tempo, di eventi, di vita, noi cambiamo, cresciamo, evolviamo, non siamo più gli stessi. Poi aggiunge questa cosa meravigliosa...
    "  Eppure ci sarà sempre quel momento di debolezza, quel momento no, in cui ti ritornerà in mente un'immagine, un volto lontano, una risata bambina, un cielo diverso, un suono, un odore, un nitrito lontano, il tuo nome chiamato...ci sarà sempre quella crepa nel cuore, si.
Forse semplicemente, ci sono delle cose che finiscono per sempre, ed altre che finiscono di meno."
Questo concetto ha illuminato la mia giornata. Mi sto incamminando verso una vita nuova, o forse meglio...la mia vita sta andando in una nuova direzione, perchè in fondo non sarà la vita a cambiare, ma solo il luogo in cui essa crescerà che sarà diverso da quello in cui sta sbocciando ora.  Ed ho una fottutissima paura. Non paura di sbagliarmi, non timore di prendere un abbaglio o di pentirmi. Ho paura che in una giornata no, io possa sentire nostalgia di una montagna,la mia montagna che quasi ogni giorno mi saluta da lontano, nostalgia del cielo che vedo ogni mattina ( anche se poi in fondo è lo stesso cielo ), paura di sentirmi vuota andando al lavoro perchè non ho visto quella casetta appena sopra una collina che mi pare la casa di una favola per bambini, ho paura di trovarmi di fronte a ricordi, profumi, voci, volti, mani amiche, sorrisi. Ma sapere che ci sarà sempre quel momento di debolezza, essere consapevole che non significa che il tuo cuore ti chiede di tornare indietro, pensare che ci sono cose che "finiscono meno" ecco, mi da' il coraggio per fare un grosso respiro, accantonare i fantasmi, prendere tra le mani le mie paure ed andare incontro a quel giorno...anche se mi sembra acora molto lontano. 

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