Questa mattina mi sono svegliata pensierosa, come mi accade ormai da parecchi giorni.
Poi sono andata al lavoro,
ho cominciato a spazzare le foglie secche nel cortile,
con 30 gradi,
a giugno.
E niente,
ho pensato che la natura ha un'intelligenza superiore.
Non aspetta che sia autunno per liberarsi dalle foglie secche.
Le butta a terra,
le allontana dai suoi rami
ogni volta che ha bisogno di mettere foglie nuove,
di rinfoltire la chioma,
di crescere e diventare rigogliosa.
Ed ho cominciato a gettare al vento
i pensieri che non mi fanno crescere,
che prendono la linfa che serve alle nuove foglie,
che hanno bisogno di diventare concime per la terra.
E mi sono sentita meglio...
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