Sono secoli che non pubblico una foto delle mie torte. E non è un caso che sia proprio la torta dei BLACK EAGLES...
Anni fa, quando la mia vita aveva iniziato ad andare a rotoli, quando una profonda crisi aveva messo in discussione tutto ciò in cui avevo creduto fino ad allora, la pasta di zucchero fu la mia salvezza.
Mi salvò come qualsiasi passione è in grado di salvarti: totalmente, irreversibilmente e profondamente.
E quando Alessio decise di iniziare a giocare a RUGBY, sono stata salvata una seconda volta.
Sono approdata nella grande famiglia dei Black Eagles, due anni fa, in punta di piedi...
Ricordo, come fosse ieri il momento in cui ho compilato il modulo di iscrizione.
Ad un certo punto veniva chiesto:
Mi impegno a dare la mia disponibilità per....... seguito da una lista di competenze per me abbastanza improbabili. Fortunatamente, esiste sempre la casella: ALTRO.
Beh, l'unica cosa che sapevo fare in quel momento era scattare qualche fotografia. Quindi molto serenamente ho scritto...scattare le foto alle partite.
Ricordo che chi prese tra le mani il mio foglio, mi disse abbastanza acidamente che tutti i genitori scattavano le foto alle partite. In effetti, se ci penso, credo di essere stata abbastanza presuntuosa al momento. Però dal primo concentramento ho portato con me la mia amata macchina fotografica.Con l'appoggio prezioso di Michele, insieme ci siamo infiltrati sui campi, ed abbiamo iniziato ad immortalare gli attimi preziosi dei ragazzi in campo. Sono molto grata per la fiducia che dopo la prima partita ci è stata accordata. Per noi, accompagnare Alessio ai raggruppamenti è diventato più che un dovere, un appuntamento desiderato ogni volta. Abbiamo amato scendere in campo con i ragazzi, seguirli attraverso il mirino, immortalare le loro azioni, fissare come ricordi preziosi le loro vittorie, le loro sconfitte...insomma vederli crescere e documentare, foto dopo foto la loro maturazione profonda, come giocatori e come ragazzi.
Se mi chiedessero perchè amo così profondamente il rugby, ecco credo che risponderei:
PERCHE' E' UNA SCUOLA DI VITA .
Sono tantissime le lezioni che ho imparato guardando i ragazzi giocare...
che anche se cadi, puoi rialzarti ogni volta
e ti rialzi meglio quando hai qualcuno accanto che ti sostiene
che se stai tremando dalla paura, puoi vincerla
perchè accanto a te c'è un compagno che ti da' forza
che avanzare da solo è difficile,
è meglio aspettare l'amico che è due passi dietro di te, passargli la palla ed avanzare insieme
che colpire duro qualcuno per prendere la palla,
equivale un po' a non aver timore di parlar chiaro per restare te stesso e seguire i tuoi sogni
che se uno va in meta, è perchè in tanti si sono sacrificati per lasciarlo correre
che la palla è imprevedibile,
come la vita, ma la puoi afferrare, giocare, lanciare indietro, riprenderla e metterla a segno
che di fronte a te non hai un avversario,
ma un compagno di viaggio che remandoti contro ti sprona a vincere
che una birra è la miglior medicina per curare una sconfitta
o il miglior modo di festeggiare una vittoria
che nulla al mondo eguaglia il profumo delle salamelle,
anche alle 9 di mattina
che le ore di allenamento di Alessio, sono state l'occasione migliore
per sedermi fuori dagli spogliatoi a fare la maglia come una nonnina
ma più di ogni cosa, quello che ho imparato dal rugby è che è per tutti ... tutti siamo indispensabili, ognuno con il suo talento, la sua particolarità, il suo dono...
Ed oggi, dopo due anni, mi ritrovo qui, con un nodo alla gola a salutarvi.
Quando Michi ed io abbiamo cominciato a progettare la nostra vita in terra bustocca non avrei mai pensato di sentirmi strappare un pezzettino di cuore nel lasciare la mia vita qui. Avevo un forte bisogno di ricominciare, di trovare un nuovo spazio tutto mio, di poter essere me stessa altrove senza che nessuno ricordasse la Chiara di un tempo, quella che ora è solo un ricordo. Non mi ero accorta che con voi lo sono stata...me stessa, rinnovata, senza paura di mostrarmi nelle mie bellezze e nei miei molteplici difetti... So di essere a volte scostante, di non essere sempre capace di condividere lunghe chiacchierate, spesso mi rinchiudo nel mio mondo, mi sono seduta sovente con un uncinetto in mano anche, a volte, per evitare di fermarmi a parlare, ma riconosco di essere capace di creare relazioni, di sentire i cuori degli altri, di sentirli davvero. Ed oggi, se una parte di me soffre nel lasciare voi, che siete per me una piccola famiglia, è perchè mi avete dato tanto, e quel tanto l'ho sentito dentro.
Grazie ad ognuno di voi per quello che siete.
Una volta lessi una meravigliosa poesia che diceva che ogni persona che incontriamo nella nostra vita è come una foglia di un albero:alcune rimangono attaccate al ramo per sempre, altre il tempo di una stagione, poi basta un soffio di vento per portarle lontano, ma pur sempre foglie di quell'albero sono e rimarranno tali.
Alcuni di voi li ho scoperti troppo tardi,ma come dice una persona specialissima..."meglio averti scoperta"
E' vero, andremo un' ottantina di chilometri più avanti... ( o indietro...l'orientamento geografico non è il mio forte), ma sono sicura che certi legami rimarranno vivi e continueremo a volerci bene..PER SEMPER CO LA OIA ...
<3 GRATA di averti scoperta
RispondiElimina<3 ti lovvo
RispondiEliminaÈ stato bello averti scoperta !!È quando ti serviranno consigli x sferruzzare chiamami !! Arrivederci 😘
RispondiElimina😍
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