lunedì 24 settembre 2018

COSI' DIVERSI

Ieri sera, quando siete tornati a casa, non ho potuto fare a meno di pensare a quanto siate diversi. E' sempre uno stupore rendersi conto che figli cresciuti nella stessa casa, con le stesse problematiche, identici genitori, possano sviluppare personalità così distanti tra loro. Però, in fondo è come avere tre semi in uno stesso vaso. Li annaffi ogni giorno con acqua, ricevono i raggi del sole, si riposano sotto la stessa ombra ed all'improvviso ecco sbocciare una margherita, una campanula ed un fagiolo. Siamo piante anomale, in grado di generare semi diversi da noi e differenti anche tra loro. E quale sarà il frutto che nascerà lo scopriremo solo col tempo, stagione dopo stagione. Non avremo il potere di stabilire e decidere il frutto che raccoglieremo, ma abbiamo  la responsabilità di curare il terreno, bagnare il seme, proteggerlo dai corvi, e far si che nasca e maturi. 
Ieri vi guardavo, vi ascoltavo e mi sono resa conto per la prima volta, che forse, sono stata una brava contadina. Ma il merito più grande è vostro. Siete voi che avete pazientato al buio, sottoterra in attesa della primavera. Voi avete avuto il coraggio di crescere e sfidare l'inverno, di spaccare il seme e lasciare spuntare il primo germoglio. Siete stati ancora una volta voi, ad allungare le radici alla ricerca dell'acqua che versavo ogni giorno. L'avete assimilata e trasformata in nutrimento per poter diventare grandi. Voi avete sopportato il vento e siete rimasti aggrappati alla terra anche durante le tempeste. Siete solo poco più che germogli, ma prometto che per quanto mi sarà possibile, continuerò a prendermi cura del vostro campo perché possiate diventare ciò a cui siete destinati...

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