lunedì 10 settembre 2018

ELENA

Quando scoprii di essere in attesa di Alessio, il mio terzo bambino, non stavo vivendo un momento facile della mia vita matrimoniale. E forse, alla soglia dei trent'anni, mi trovavo nell'istante in cui una donna comincia a prepararsi al momento dei bilanci. La mia testa era un turbinio di domande e di interrogativi. E non avevo nessuno accanto in grado di accompagnarmi alla ricerca delle risposte. Avevo già due bambini, Federico quasi 7 anni ed Elisabetta 5 anni. Ai tempi non avevo un vero e proprio lavoro, non sapevo chi ero, non sapevo dove volevo andare, ma ero certa di essere infelice, anche se nessuno avrebbe mai pensato che dietro ad una mamma giovane, solare e sempre sorridente potesse nascondersi una donna insoddisfatta ed in cerca di se stessa. Fu per questo che cominciai a scrivere, celata dietro un nick name, in un forum di donne, che come me, avrebbero dato alla luce il proprio piccolo a settembre 2008. Ricordo che ci scrivevamo ogni giorno, raccontandoci senza paure e senza vergogna, tutte le lotte che vive ogni donna durante la magia della gravidanza. Piano piano i post di discussione incominciarono a cambiare. Da post tipo "Come chiamerete il vostro bambino?" o       "Elenco delle cose da mettere in valigia", si arrivò a parlare di noi stesse, della nostra vita, dei nostri sogni e desideri. E fu in questo modo che mi resi conto che non esisteva solo una vita come io l'avevo vissuta fino a quel giorno. C'era un mondo che io non pensavo esistesse, ma che desideravo fortemente conoscere. La condivisione profonda di vissuti così diversi mi aprì orizzonti nuovi e mi mise in contatto con donne splendide,che oggi sono le mie amiche. Loro sono state la mia tifoseria più grande quando ho deciso di prendere in mano la mia vita e affrontare la dolorosa e difficile esperienza della separazione. Loro mi hanno materialmente regalato lo strumento per realizzare i miei sogni, quando decisi di buttarmi nel mondo della pasticceria. Sarebbe falso se vi dicessi che siamo tutte ancora legate e che ci scriviamo ogni giorno ancora oggi. Ma posso garantirvi che a distanza di 10 anni con alcune di loro esiste una vera amicizia, profonda  e sempre presente. 
Elena è una di loro.
Elena è di una bellezza disarmante, anche se lei non se ne rende conto. E' una ragazza mora, sorriso sincero e sguardo profondo. Se ti fermi a guardarla nella profondità dei suoi occhi puoi vedere la passione che le brucia dentro e la implora di darle una via di fuga. Credo che il giorno in cui riuscirà a guardarsi come se fosse un altro ad osservarsi, tremerebbe di commozione per la bellezza che vedrebbe dentro se stessa. Elena ha una forza incredibile. Ha superato dolori che avrebbero annientato chiunque. Eppure lei, è ancora in piedi. Pronta a correre verso la felicità che la attende.
Ieri, ci siamo incontrate di persona per la prima volta. E' venuta a Milano con la sua splendida tribù di ragazze ed il suo bel marito. Ci siamo trovate in piazza del Duomo, senza mai esserci viste personalmente prima di allora. Ammetto di aver avuto paura di trovarmi in imbarazzo, di non sapere cosa dire a parole, dopo che ci eravamo scambiate chilometriche conversazioni via messaggi per 10 anni. E invece, quando ci siamo viste, era come se davvero ci conoscessimo da sempre. Me la sono stretta forte forte, sperando potesse, attraverso quell'abbraccio, percepire quanto la sua amicizia per me è importante, per ringraziarla di sopportare tutti i miei momenti di crisi, per esserci nella mia rinascita. Non sempre l'amicizia decide di rivelarsi per vie normali, a volte si manifesta tramite la tastiera di un computer; ma quando si ha la fortuna di incontrarla, riconoscerla, allora abbiamo anche  il dovere di custodirla come un dono prezioso. Grazie amica mia per esserci! E speriamo di rivederci  presto...magari in terra toscana! 

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