E poi accade, che in una sera qualunque di un giorno qualunque ti accordi con un amico per ritirare del materiale per il tuo prossimo lavoro, e quell'incontro si rivela una bellissima e piacevole sorpresa.
Era tanto che non vedevo Manuel. Ci siamo conosciuti qualche anno fa nella pasticceria in cui lavorava. Ci si incrociava spesso, soprattutto durante i periodi del Natale e della Pasqua, quando la mia creatività si mescolava col suo lavoro preciso e professionale. Mi piaceva fermarmi a chiacchierare con lui. Ha sempre avuto la battuta pronta, il sorriso a portata di mano, ed un modo gentile ed educato. Un giorno, per caso, mi sono imbattuta nella foto di un suo dipinto. Ebbene sì, il pasticcere distinto ed elegante, era solo una copertura. In lui abitava un artista irrequieto e insaziabile di vita, di colori, di sfumature. Se alla fine di queste poche righe avrete la voglia ed il piacere di andare a sbirciare i suoi lavori, capirete quello che sto dicendo. Mi aveva molto colpito il racconto bellissimo dell'inizio della sua avventura artistica. Ho purtroppo una pessima memoria, quindi non scenderò nei particolari, per evitare castronerie ed inesattezze. Manuel, come molti artisti, non sapeva di avere un talento inespresso, ma durante la ricerca di un quadro per la sua casa, ricevette una sorta di vocazione tramite le parole di una signora che gli disse. "Ma scusa, tu che sei così originale, perchè non provi a dipingertelo da solo un quadro?"
Credo non esista spinta migliore di qualcuno che crede nel tuo talento, nel tuo potenziale ancora invisibile, in un fiore che è solamente un seme, in una primavera che ancora sonnecchia sotto la neve. Prese tele, pennelli, colori e cominciò a dipingere. La cosa buffa fu che la signora aveva ragione, aveva un fuoco dentro che non aspettava altro che poter ardere. Da quel giorno le sue mani,la sua mente ed il suo cuore non hanno smesso di creare, di colorare fogli bianchi ed immacolati, di riempire di macchie e schizzi, apparentemente disordinati e privi di logica, spazi vuoti che sotto quelle mani divengono espressione di emozioni e sensazioni incredibili.
Ma non è questo meraviglioso talento che ha rallegrato la mia serata. Sono rimasta folgorata dal sapere che nel poco spazio di tempo in cui ero rimasta lontana dalla pasticceria, e quindi non avevo più scambiato quattro chiacchiere con lui, la sua vita ha preso una svolta nuova. O meglio, lui ha dato una sferzata di vita alla sua esistenza. In quattro e quattr'otto ha lasciato l'impiego che da anni occupava le sue giornate per fare un lavoro nuovo e lasciare spazio alla vita. Ed in fondo ha perfettamente ragione quando dice che cambiare luoghi, mutare abitudini nelle quali sei imprigionato da anni, rivoluzionare i tuoi orari, riprenderti uno spazio vitale, ridonare nuovi ritmi alle tue giornate, ti apre la mente, ti apre nuovi orizzonti e ti dona spazio per vivere quello che sei realmente. Purtroppo non tutti abbiamo quel coraggio (cor-aggio, ovvero agire col cuore) e l'umiltà di mollare un posto sicuro, nel quale ricopri un posto di rilievo, per ricominciare da zero. Spesso abbiamo così paura del nuovo che rimaniamo incatenati in un'esistenza che non ci appartiene più. Eppure basterebbe poco, un pizzico di follia, un salto nel vuoto, seguire i nostri sogni, ascoltare il richiamo profondo del nostro cuore, per essere finalmente felici!
E non importa se quel salto nel vuoto dovrà avvenire cento volte nella vita, siamo esseri mutevoli e spesso ci accorgeremo di dover salutare qualcosa che non fa più parte di noi, per incontrarci con altre esperienze che ci attendono per portarci sempre più avanti più in alto. Mi auguro solo che possiamo essere capaci di ringraziare i luoghi che ci hanno abitato prima di trovarne di nuovi, di essere grati a tutto ciò che ci ha accompagnati fino al posto dove nuove avventure ci attendono, prima di accogliere l'altrove che ci aspetta. E soprattutto mi auguro di essere in grado di riconoscere ciò che invece vale la pena portare con se' ad ogni nuovo gradino , ad ogni passo in avanti, ad ogni nuova tappa... perchè in fondo andare verso il nuovo non sempre vuol dire ricominciare da zero.
Se volete dare un'occhiata a questo artista:
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