venerdì 24 agosto 2018

2370 chilometri Umbria e ritorno : giorno 7

Venerdì
Iniziamo a renderci conto che la nostra vacanza si avvicina al termine. Abbiamo ancora moltissimi posti da visitare e mentre facciamo colazione consultiamo la cartina. All'unanimità scegliamo le cascate delle Marmore, perlomeno una sbirciatina passando vicino con la moto. Dicono che sia uno spettacolo unico e affascinante. Preferiamo fare una strada veloce e scorrevole perché abbiamo bisogno di arrivare sul posto entro le ore 10, orario di apertura della piena delle cascate, e così ci sorbiamo un bel tratto di noiosa superstrada. Arriviamo in tempo per parcheggiare e renderci conto che se vogliamo vedere qualcosa dobbiamo acquistare il biglietto di ingresso. Il parco, infatti, è tutto racchiuso ed è impossibile scorgere le cascate dalla strada in quanto non si riesce a fermarsi con
Cascate delle Marmore by Michele
la moto; la strada è stretta, in curva e vi è anche una galleria che limita la visuale. Avrei senza dubbio rinunciato se fossi stata da sola, ma percepisco che Michele è interessato allo spettacolo d'acqua e così, con la mia solita lotta di fantasmi, vado in cassa a prendere due ingressi. Un vero furto: dieci euro a testa. La giornata comincia decisamente male! Dico a Michele che per far fruttare questo oneroso biglietto, come minimo dobbiamo rimanere nel parco tutto il giorno. Mi accorgo di avere il muso, lotto per farmi salire un sorriso, ma nulla: sono insopportabile. Aspettiamo una decina di minuti sotto le cascate in attesa della "meravigliosa" caduta e pian piano gli argini vengono aperti per lasciare scorrere l'acqua in tutta la sua potenza. Le persone attorno a noi sono entusiaste e meravigliate. Io penso che nella mia vita ho visto spettacoli naturali ben più belli di questo catino idrico aperto a comando per la gioia delle tasche dei gestori del parco. Lo so, sono decisamente brutale e acida, ma mentirei se dicessi di essere rimasta incantata dallo spettacolo. Mi vengono in mente le parole dell'archeologo John Lubbock:
"In questo mondo non vediamo le cose come sono. Le vediamo come siamo, perché ciò che vediamo dipende principalmente da ciò che stiamo cercando."

cascate delle Marmore by Michele
Ovviamente al momento penso si riferisca alla miriade di turisti che trovano spettacolare il luogo solo perché se lo attendevano sublime. Adesso, a mente rilassata, forse posso ammettere che l'ho trovato orribile perché non mi aspettavo nulla di bello. A questo punto seguiamo i sentieri tracciati all'interno del parco. Sicuramente la maggior parte dei turisti apprezza questa serie di comode scale e sentiero costruiti per limitare la fatica, ma io ho la sensazione di trovarmi a Gardaland o in un parco divertimenti. Ad un tratto arriviamo al balcone degli innamorati, dove la potenza della cascata genera una sorta di temporale sulla terrazza. Lascio a Michele la macchina fotografica e lo zaino e mi lascio inondare e lavare da quella pioggia La sensazione è  bellissima, come se l'acqua stesse lavando via tutto il mio malumore. Ritorno nella grotta e do il cambio a Michele. Decidiamo poi di fare una camminata ed il tragitto migliore è quello libero, non posto sotto la custodia del Parco. E' una bella escursione semplice di circa un'oretta nei boschi  e ad ogni passo sento che pian piano il cuore si libera e torna la quiete.



Vi lascio il link del Parco, nel caso voleste visitarlo,certa che non vi farete fermare dalle mie farneticazioni schizofreniche 😀😀





NORCIA 


Rimontiamo in sella, alla volta di Norcia. 

Sento da molto  il desiderio di visitare questa terra ferita al cuore nel terremoto del 2016. 






Norcia ( caricamento da cellulare) 
Per quel poco che possiamo, ci piacerebbe dare il nostro contributo all'economia di questa cittadina in ginocchio. Tempo fa avevamo sentito l'appello dei commercianti : "Venite a Norcia, non lasciateci soli, aiutateci col vostro turismo" . Oggi questo appello lo abbiamo ascoltato e siamo arrivati perché desideriamo che possa ritornare la cittadina di un tempo. E poi diciamocela tutta, dove si trovano dei salumi così buoni se non qui a Norcia? 
Appena arriviamo percorriamo la via centrale che porta alla piazza della Cattedrale distrutta. Apparentemente sembra un borgo umbro come tanti, poi pian piano si iniziano a scorgere i puntelli che sorreggono gli archi, i cerotti di ferro che tengono insieme le crepe sui muri, la zona rossa vietata al transito...e poi la piazza tutta ingabbiata. E' una sensazione che rievoca alla mia memoria il giorno in cui crollo' il soffitto della nostra casa, Solo che qui assume una portata maggiore e il senso di impotenza ed inadeguatezza è decisamente immenso. Per Michele, che era stato a Norcia nell'estate del 2015 ed aveva pranzato proprio in questa piazza, la sensazione di sconforto è ancor più forte della mia. Rimaniamo qui  un po' di tempo, in silenzio...
Norcia ( caricamento da cellulare)

I negozi che si trovavano nella zona rossa sono stati decentrati ora in un'area adibita a villaggio commerciale, poco fuori dal centro e ci rechiamo li per il nostro pranzo. Scoviamo una piccola bottega che prepara panini e ordiniamo del pane sciapo con  pecorino di fossa, crudo di Norcia e salame di cinghiale. Ottimo pranzo accompagnato da una buona birra artigianale. La giornata sta prendendo una bella piega e le mie nubi si sono ormai diradate. Imbocchiamo la strada del ritorno lasciando  al vento l'onere e l'onore di spazzare via i miei brutti pensieri.
Viaggiamo in solitaria, anche se rispetto al solito, incrociamo qualche motociclista che percorre la carreggiata in senso opposto al nostro. Ad un certo punto arriviamo ad un incrocio e vediamo moltissime auto parcheggiate.

RASIGLIA
Rasiglia by Michele
Michele  pensa che se ci sono molte auto, probabilmente ci troviamo vicino a qualcosa di interessante e non si fa sfuggire l'occasione di una nuova rivelazione. Arriviamo in questo piccolo paesello che scopriamo chiamarsi Rasiglia. Siamo colpiti dalla fiumana di gente che si riversa nelle viuzze, ma non troviamo sulla guida rossa nessun cenno a questo borghetto. Fermiamo un abitante del paese spiegandogli che ci siamo fermati alla vista di tutte quelle macchine e gli domandiamo  cosa rende così speciale questo posto. Ci racconta che fino a due anni fa nessuno sapeva dell'esistenza di Rasiglia, poi, complice Facebook, la gente ha cominciato ad arrivare numerosa, turbando la quiete del paese, ma anche portando turismo. Siamo "approdati nella  Venezia in miniatura dell'Umbria, un piccolo capolavoro", dice. Incuriositi saliamo per una stradina e subito  ecco una vasca di acqua limpidissima e fresca. Immergo piacevolmente le mani e non faccio altro che pensare : "Altro che le Cascate delle Marmore " 
foto by Michele
Poco più avanti, in un locale che pare una piccola bottega, un signore sta raccontando le attività di cui si occupa  l'associazione che gli abitanti hanno
creato per ridonare vita a questo paese. Organizzano laboratori per le scuole facendo vedere le antiche tecniche di filatura della lana e colorazione al naturale, il presepe vivente per le vie del paese ed altre piccole iniziative per rendere questo borgo accogliente per i nuovi ed inaspettati turisti. 
Rasiglia by Michele 
Inutile dire che mi sono innamorata all'istante di questa meraviglia.




Rientriamo a casa felici che questa giornata storta si sia raddrizzata meravigliosamente. Eppure le sorprese non sono ancora finite: ecco Colfiorito, dove ci fermiamo a scattare come forsennati incantati dalla bellezza di questo scorcio meraviglioso.Io ci provo a immortalare decentemente questo spettacolo, ma ho i miei limiti nei paesaggi. Per fortuna posso contare sull'occhio fotografico di Michele che ci dona questi ricordi




Pensiamo di concludere in bellezza andando alla sagra degli Antichi sapori di Rivotorto. Ed ecco che qui  la mia capacità di rovinare ogni cosa si rivela in tutta la sua magnificenza! Parto  con le migliori intenzioni e con la voglia di una bella cenetta. Ma una volta arrivata vengo  assalita dalla mia fatica di godermi la vita e addio sorriso.Visto il tardo orario Michele opta per un piatto di imbrecciata umbra, una zuppa di legumi e cereali, che apprezza moltissimo accompagnata da un fresco bicchiere di birra. Torniamo alla base e ci abbandoniamo tra le braccia di Morfeo.

Nessun commento:

Posta un commento