venerdì 10 dicembre 2021

IL DENTINO

Piccolo amore mio,
oggi sarei dovuto venire a prenderti a scuola,
te lo avevo promesso.
Avremmo mangiato seduti sulla panchina del parco.
Pane e mortadella. Come piace a te.
Ti avrei guardato affondare i denti da latte nella rosetta croccante
e avremmo riso per quell’incisivo ballerino.
Danza.
Dondola disordinato.
Pare un’altalena scossa dal vento.
Stretto a un sottile lembo di gengiva.
Si tiene aggrappato con tutte le forze.
Non può far altro per non perdersi.
Per non arrendersi.
Dovrei trovare un gancio anch’io, lo so.
Scegliermi una gengiva di salvataggio.
Tutti credono che io sia un dente permanente.
Radicato.
Stabile.
Pensano sia rientrato al lavoro.
Si illudono che abbia portato la spesa a mamma,
che sia tornato a vivere con lei.
Ma non è così che passo i giorni.
Nuoto nell’alcool, trascinando a fondo la mia dignità.
Non trovo appigli.
La verità è che senza di te non voglio gengive.

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