venerdì 10 dicembre 2021

MANICOMIO

Oggi è il mio primo giorno di lavoro.
Nonna mi ha inamidato la divisa.
Era la sua.
Puzza di canfora e muffa.
Col mio primo stipendio me ne comprerò una nuova.
50 lire.
Il tanfo mi accompagna mentre abbasso la maniglia, ma quello che trovo al di là della porta è peggiore del mio odore. Piscio, escrementi, rigurgiti.
La tentazione di voltarmi e scappare via è forte, ma non quanto il bisogno di soldi.
Sei in un angolo, dipinta quasi al muro, grigia come la parete a cui sei incollata.
Agganci subito i miei occhi che, diritti, ho su di te appoggiato.
Mi raggela il tuo sguardo.
L’urlo mi fa sobbalzare.Tu ridi.
Scomposta, spettinata. Ridi.
Non hai paura. Tu.
Io tremo. Nessuno mi aveva preparata.
Non i libri, non i medici che mi dicevano:
“Sono solo pazze”.
Allunghi la mano.
Arretro.
Tu avanzi.
Mi sfiori.
Ridi.
Domani non tornerò.

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